La mente ha una piccola parte chiamata “mente conscia” e un’altra parte molto più vasta che prende il nome di inconscio.
Quest’ultima percepisce e traduce la realtà a livello simbolico. Se per la mente conscia le parole possono cambiare di significato da un paese all’altro, per la mente inconscia le parole sono dei simboli, rappresentano un linguaggio universale.
Ecco che sin dall’antichità i vari testi “sacri” o le varie mitologie, dovendo penetrare nella parte più profonda di noi, utilizzavano un linguaggio simbolico.
Questo linguaggio è rimasto ancora nelle fiabe, come ad esempio Biancaneve e i 7 nani:
- Biancaneve rappresenta la Coscienza, il Sé superiore, che è pura luce, appunto bianca come la neve.
- La matrigna rappresenta la natura materiale, che seduce la coscienza chiedendo chi è la più bella tra la natura eterna e quella materiale.
- I sette nani sono i Chakra che scavano nell’inconscio i diamanti, le virtù e le qualità. Trasformano il piombo in oro.
- Il Principe Azzurro, rappresenta Lo Spirito che con il vero amore sveglia la coscienza individuale intrappolata nel bosco (la mente).
Questi simboli non possono essere cambiati per soddisfare il “politicamente corretto” e il volerlo fare la dice lunga sulla superficialità della percezione della realtà che ha il mondo attuale.
I nani devono essere NANI rispetto a Biancaneve e non ha nulla a che fare con il Body shaming!
Biancaneve deve essere BIANCA perché rappresenta la Coscienza, scurirla a livello simbolico vuol dire volerla tenere nelle tenebre, ed è proprio ciò che vuol fare il politicamente corretto: soddisfare la Matrigna a discapito di Biancaneve.
La stanchezza spirituale della donna è quello stato in cui sente di aver perso se stessa, è come bloccata, sa di aver bisogno di risposte e per qualche motivo non smette di ascoltare la sua anima.
È quella donna che ha fatta di tutto… è stata madre, lavoratrice, moglie, amica, figlia, consigliera (senza svolgere questo ruolo fisicamente, ma spiritualmente) e in sintesi, l’eroina super potente che un giorno semplicemente sente di dover fermarsi, perché materialmente non ne può più.
È quella donna che un giorno si sveglia sentendo che è tempo di prendere il suo potere e creatività per espandere la sua anima, è quella donna che inizia bruscamente un cammino nuovo anche se nessuno la capisce.
Quando questa donna arriva a quel punto della sua vita, è perché è pronta ad intraprendere il viaggio di ritorno da sola, prendere la sua bambina, la sua adulta e la sua saggia e abbinarle in un’essenza divina che risieda equilibrata nella sua anima per prendere un cammino interiore che la restituisca lungo il cammino verso casa.